Albesiano: come si costruisce una MotoGP

Giovanni Zamagni
Zam vuole costruire una nuova MotoGP che esordisca nel 2022 e l’ingegnere Romano Albesiano lo aiuta ad organizzarsi. Un pretesto per capire come nasce una MotoGP, dal layout alle scelte tecniche, dalla progettazione alla sperimentazione fino alla prima discesa in pista
3 aprile 2020

Il direttore tecnico di Aprilia Racing si presta al gioco del nostro inviato. Per partire con questa avventura occorre un centinaio di persone tra ingegneri e tecnici, poi vanno fissati obiettivi, tempi certi e una pianificazione accurata. Se parte oggi, Zam potrebbe anche farcela per la stagione 2022…

Col CAD costruirà il layout della moto, quindi lo schema, la posizione dei componenti, la geometria; guardando alla concorrenza e attingendo al bagaglio delle conoscenze personali. Si comincia con il disegno dei punti geometrici fissi (passo, posizione dell’albero motore e del pignone, perno forcellone ecc.) e in una settimana, se si ha la visione, si fissano i punti.

La progettazione del motore ha tempi lunghi: per fare bene occorre circa un anno. Da sei a otto mesi vanno per il progetto del veicolo: tra progettazione vera e propria, calcolo e prove di stress. “La moto – afferma il direttore tecnico di Aprilia Racing - è una cosa unica, tutto condiziona tutto, telaista e motorista devono essere seduti vicini e parlarsi tutto il giorno”.

Poi l’aerodinamica andranno circa sei mesi tra progettazione, simulazioni e sperimentazione in galleria del vento. Intanto viene pronto il motore, sviluppato al banco prova per almeno te mesi, e subito dopo vedrà la luce il prototipo completo. Quando scenderà in pista, la moto di Zam dovrà essere strumentata ovunque, ma il pilota resterà al centro del progetto: soltanto lui potrà dare delle risposte, perché non tutto è estraibile dai dati.