MotoGP 2019. Le pagelle del GP di Misano

MotoGP 2019. Le pagelle del GP di Misano
Giovanni Zamagni
"Solo" 9 a Márquez e 10 a Quartararo. 7 a Vinales e 5 a Rossi, medaglia di legno
16 settembre 2019

MARC MÁRQUEZ - VOTO 9
Guida in modo divino, fa cose che sono una goduria per un appassionato, come il sorpasso decisivo su Quartararo. Si carica di adrenalina e di cattiveria sportiva come nessun altro, ha capacità fuori dal comune, ma alcuni suoi atteggiamenti in pista lasciano un po’ perplessi. Feroce.

FABIO QUARTARARO - 10
E’ arrivato secondo, ma è stato grandioso. Guido Meda, nella sua telecronaca a Sky, lo ha paragonato a Charles Lecrerc, capace a Monza di resistere alla pressione di un certo Lewis Hamilton. Lui, al contrario del pilota della Ferrari, ha perso la sfida con il campionissimo, ma ha dimostrato talento, forza, coraggio, velocità. Predestinato.

MAVERICK VIÑALES - 7
Non si capisce perché non abbia fatto lui quello che ha fatto Quartararo, considerando anche l’ottima partenza dalla pole position. Aveva tutto per vincere il GP, come confermano gli ultimi giri, ma si deve accontentare di un podio. Per carità, un podio è sempre un podio, ma la vittoria è un’altra cosa. Manca sempre qualcosa.

VALENTINO ROSSI - 5
Quarto per la terza volta consecutiva, sempre più lento di Quartararo e Vinales da venerdì mattina. Arrivare dietro a questi due piloti ci può stare, ma non a oltre 10 secondi di distanza. Bisogna cambiare passo. Medaglia di legno.

FRANCO MORBIDELLI - 5
Non fa una brutta gara, anzi, ma è comunque il peggiore tra i piloti Yamaha al traguardo. Confronto scomodo.

ANDREA DOVIZIOSO - 6
Se fosse riuscito a superare prima Pol Espargaró avrebbe potuto arrivare quarto. Il confronto con i compagni di marca dice che ha sfruttato al meglio il materiale a sua disposizione. Caposquadra.

POL ESPARGARÓ - 8
E’ vero, ha chiuso solo settimo, ma quello che ha fatto in prova rimane grandioso. E anche in gara non ha fatto così male: tutti hanno faticato a superarlo.

DANILO PETRUCCI - 4
Lontanissimo da venerdì mattina fino a domenica pomeriggio, sempre in grandissima difficoltà. Ci sta il prendere paga da Dovizioso, forse anche da Miller, ma non da Pirro. E, soprattutto, non si può arrivare a 18 secondi dal compagno di squadra. Crisi nera.

ALEIX ESPARGARÓ - 5
Non sembra più credere in questo progetto. 

JORGE LORENZO - 4
Non si risparmia, questo è vero, ma non riesce proprio a guidare questa moto, al di là di una condizione fisica ancora non ottimale. Continua a fare modifiche nella speranza di un cambiamento radicale, ma così non prende mai fiducia con quello che ha. Come si fa ad andare avanti così?

ALEX RINS - 4
Forse la Suzuki non era così competitiva come in Gran Bretagna, ma non era nemmeno così male. Ancora troppo incostante.

PECCO BAGNAIA 4
Un’altra caduta, questa volta mentre era 14°. E’ dura la vita con questa Ducati.
 

HONDA RC213V - VOTO 9
Il motore è spaventoso, ma è tutto il pacchetto che funziona bene. A patto che lo guidi Márquez…

YAMAHA M1 - VOTO 9
I 4 piloti Yamaha velocissimi, tutti davanti: con un poco di motore in più qui sarebbe stata la moto perfetta.

DUCATI DESMOSEDICIGP - VOTO 7
Si era capito nei test che non avrebbe potuto replicare il trionfo del 2019. Qui, a differenza di altre piste, le difficoltà non sono state determinate solo dalla crescita degli avversari, ma anche da un passo indietro rispetto al passato.

SUZUKI GSX-RR - VOTO 7
Il potenziale era più alto di quello che Rins ha fatto vedere.

KTM RC16 - VOTO 9
Miglior risultato di sempre in qualifica (2), gara più che dignitosa, davanti a Suzuki e tante Ducati. Gli austriaci sono tosti, poco alla volta stanno arrivando.

APRILIA RS-GP - VOTO 4
La situazione è sempre più complicata. Ci vuole la moto nuova.