MotoGP e Coronavirus. Cecchinello, LCR: “Per ora, la perdita economica è contenuta”

MotoGP e Coronavirus. Cecchinello, LCR: “Per ora, la perdita economica è contenuta”
Giovanni Zamagni
Il proprietario del team LCR spiega com’è la situazione per una squadra satellite come la sua: “Non abbiamo l’introito previsto per il GP del Qatar, ma compensiamo con le minori spese. E Dorna ci ha comunque garantito un indennizzo forfettario”. Sulla Honda: “Bene a Sepang, male a Losail: anomalo”
6 marzo 2020

Non si ferma mai, nemmeno quando la MotoGP è forzatamente a riposo. Anzi, Lucio Cecchinello ne approfitta per fare lavori che, altrimenti, non riuscirebbe a fare. “Sono chiuso in ufficio da una settimana” dice al telefono.

Allora Lucio, com’è la situazione per un team privato come il tuo?

Per un team satellite come il mio, gran parte delle risorse finanziarie arriva dalle sponsorizzazioni: per una Casa ufficiale, hanno una incidenza percentuale molto più bassa.

L’annullamento di un GP cosa comporta a livello di sponsorizzazioni?

Noi abbiamo clausole contrattuali in funzione della “dimensione” e della tipologia del cliente. A quelli più grandi, quelli che poi saranno sponsor principali, noi vendiamo un pacchetto di gare, non facciamo un accordo per tutta la stagione. Quindi, nel caso specifico, l’annullamento del GP del Qatar ci preclude l’introito previsto. Ma stiamo recuperando le spese di alberghi e aerei; inoltre, non girando in pista, non consumi carburante, freni, ricambi, non hai i costi di una eventuale caduta. In definitiva, si può dire che la perdita c’è, ma al momento è contenuta.

Dorna e/o Irta vi sta dando una mano?

Sì: l’Irta ci ha fatto sapere che la Dorna manterrà l’impegno previsto per il pagamento dei contributi per il GP del Qatar: ci sarà un indennizzo forfettario per tutti. Stiamo parlando di qualche decina di migliaia di euro.

Il team Cecchinello è “multinazionale”: voi, se non altro, non avete problemi per il recupero delle moto…

“Sì, nel nostro team ci sono persone di 15 nazionalità differenti: per noi non è stato un problema mandare i meccanici in Qatar: sono andati là due spagnoli, un olandese e un irlandese…”.

Cosa succede adesso con le moto?

“Sono state preparate le casse: adesso è tutto in mano alla Dorna. Credo che le casse rimarranno lì fino a un paio di settimane prima del GP di Austin. Con l’auspicio, naturalmente, che si vada a correre negli Stati Uniti….

La Honda ha messo in mostra dei limiti durante i test invernali: può sfruttare questo periodo per sistemare qualche problema?

Credo che questo rinvio verrà utilizzato da tutte le Case ufficiali, non solo dalla HRC, per valutare ancora più attentamente i dati emersi dagli ultimi test in Qatar. Nel nostro caso, ci troviamo in una situazione un po’ particolare: siamo stati molto competitivi con la Honda 2020 in Malesia, con Crutchlow sempre nelle primissime posizioni. In Qatar, al contrario, sono emersi tanti problemi, specie nei tratti veloci, alle curve 7 e 8 non riuscivamo a tenere la traiettoria. Una differenza di comportamento tra le due piste decisamente anomala che, forse, richiede interventi sulla geometria del telaio”.

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