Marc Marquez: giusto che ci provi, non è una pazzia [SONDAGGIO]

Giovanni Zamagni
La visita è stata poco più una formalità: nel momento in cui Marc è volato a Jerez si sapeva già l’esito del controllo medico. Così, quello che sembrava impossibile anche per la HRC (i tecnici erano già stati mandati a casa), è diventato realtà. “Fit”, idonei a correre anche Rins e Crutchlow
23 luglio 2020

Marc Marquez “fit”, può correre. Dopo la decisione di volare a Jerez soltanto 48 ore dopo l’operazione all’omero destro, fratturato in modo scomposto domenica scorsa, non c’erano dubbi che i medici avrebbero preso questa decisione. Per più di un motivo, considerando anche che il medico del motomondiale Angel Charte (non decide lui in prima persona, ma, diciamo così è influente) è molto legato al dottor Xavier Mir (il luminare che ha operato Marquez). Insomma, è stata poco più di una formalità di una ventina di minuti.

DECISIONE GIUSTA
Giusto, sbagliato? Quando io ho iniziato a lavorare nel motomondiale, nel 1992, il riferimento medico era il Dottor Claudio Costa, per me ancora oggi il più bravo di tutti. Costa ha sempre permesso ai “suoi” piloti di correre, prendendosi anche del pazzo, sicuro di avere a che fare con atleti di altissimo livello, fisico e psicologico, con una voglia incredibile di tornare in pista il più presto possibile. Costa ha sempre agevolato questi tipi di recupero, questi “miracoli” come qualcuno li definisce, e che “miracoli”, ovviamente, non sono. Secondo il regolamento (faccio una sintesi), “la commissione medica deve valutare se il pilota in questione rappresenti un pericolo per sé o per gli altri”. Ecco, io sono sicuro che Marquez, come ogni altro pilota, si rende conto perfettamente se può essere un pericolo per sé o per gli altri: Marc domani salirà sulla moto e gli basteranno pochi giri per rendersi conto se è in grado di pilotare la moto. Quindi, secondo me, la decisione è stata giusta.

COSA POTRA’ FARE?
Cosa potrà fare Marc? Vista l’imbarazzante superiorità mostrata domenica è facile la battuta: li può battere anche con un braccio solo. Ovviamente non è proprio così, ma se il dolore sarà accettabile, se il movimento gli consentirà di accelerare e frenare forte, io credo che Marquez potrebbe raccogliere un bel po’ di punti. Qualcuno dice: la HRC avrebbe dovuto tenerlo fermo al box per permettergli di recuperare al meglio per il prossimo GP (9 agosto, Repubblica Ceca). Io su questo non sono d’accordo: così Marc non solo ha la possibilità concreta di raccogliere die punti importanti, ma ha anche la possibilità di prepararsi proprio per la gara successiva. Certo, chi sostiene questa tesi ribatterà: “E se cade e si fa di nuovo male?”. Possibile. Come per qualsiasi altro pilota.

ANCHE RINS E CRUTCHLOW IN PISTA
Anche Alex Rins e Cal Crutchlow hanno ricevuto il via libera dai medici: sono “fit”, idonei per provare a guidare domani. Era ovvio che fosse così, bello che sia così.




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