MX. Rinaldi Motorsport, il Fort Knox della Yamaha nelle colline parmensi

Massimo Zanzani
Il campione del mondo di motocross 125 1984 ci ha spiegato alcuni retroscena della sua brillante carriera di crossista, di team manager, e del suo attuale lavoro per la Casa di Iwata consistente nello sviluppo delle parti speciali per le proprie moto ufficiali del Mondiale cross
29 aprile 2020

A vedere Michele Rinaldi sempre permeato dalle sue immutate doti di spontaneità, semplicità, entusiasmo, determinazione, sembra proprio che il tempo scorra su di lui senza lasciare tracce. Certo, qualche acciacco c’è dovuto agli infortuni che hanno saltuariamente seguito la sua carriera di crossista ma che non sono mai riusciti a frenare il suo talento e la sua grande voglia di dare il massimo delle sue possibilità, ma anche ora non scalfiscono minimamente il suo modo di essere.
 

Doti che una volta appeso il casco al chiodo, quando effettivamente il fisico gli ha dato poche possibilità di scelta, il 61enne nato nella patria del prosciutto DOP ha trasferito nella attività di team manager prima coi colori Suzuki e poi Yamaha raccogliendo anche in questa veste una invidiabile serie di successi sportivi. Assieme a lui abbiamo ripercorso i più significativi momenti della sua carriera di pilota, di manager e di uomo.

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