Bikes & Board 2019, Expect the Unexpected

Sabbia, sole, onde e gare di moto. Un evento spettacolare tra relax e adrenalina
25 settembre 2019

Lo scorso anno ero arrivato a The Spot di prima mattina. Freddo, vento e un po’ di pioggia. L’organizzatore osserva la mia Ducati Scrambler Desert Sled: oltre 200 kg di metallo e gomme quasi slik. Mi guarda e mi chiede: “Bike show…or Race?” Rispondo: “Race!”. Scelta sbagliata. Zandvoort è la lunga e soffice spiaggia olandese a 80 km da Rotterdam e poche decine da Amsterdam, nei Paesi Bassi. The Spot Beach club è lo scenario suggestivo dove per il terzo anno si sviluppa Bikes & Board; una sorta di villaggio Hippy frequentato da biondi surfisti che fa il verso a Wheels and Waves. 

L’evento dura un giorno, una Domenica dello stesso periodo di settembre, è organizzato da Guido Hoogwerf, Nick Westendorp, Lokker Maurice e Nancy Wesselsz della Community Bikes and Boards, da Harley-Davidson BeNeLux assieme a The Spot Beachclub Watersport Evenementen, RH Motorcycles e Axeton Clothing. Quest’anno sole splendente e oltre 20 gradi hanno scaldato il numeroso pubblico di appassionati  e curiosi, che non si sono fatti attendere ed hanno riempito la spiaggia.

“Aspettati l’inaspettato” il claim di quest’anno, ed è vero: se ami le moto custom, la velocità, I brividi, le tavole da surf e il merchandising al top, trovi tutto in questo evento. Ma anche tatuaggi, barbiere, caffè, birra, barbeque e bitterballen (le crocchette di carne lessa tanto amate dagli olandesi).


La formula di Bikes & Board è semplice e efficace. Beachrace promossa da Harley Davidson (sprint race ad eliminazione diretta sulla sabbia); sono ammesse ‘quasi’ ogni tipo di moto, dalle vintage XT 400 e 500 alle nuove BMW. Una particolarità: come nelle gare di endurance, si resta fermi sulla linea di partenza in folle e la mano sinistra deve toccare il casco; solo al tocco della bandiera a terra si ingrana la prima e via a tutta velocità verso la rampa a fine corsa.

Bikeshow, il meglio della tunizzazione del paese dei tulipani; sono arrivate dalla prima mattina classic custom styled, café racers, bobber, chopper, flat tracker e scrambler. Premiata la migliore creazione dello show da Arjan (van de Boom), il più noto e blasonato customizer Olandese.

Boardswap: una selezione di tavole da surf artigianali di Sea Sick Surf Shop ( lo stesso presente nei paesi baschi) in esposizione e vendita con la possibilità per tutti di indossare una muta e provare l’ebbrezza di un raid tra le onde (sempre presenti sulle spiagge olandesi). Non possono mancare le band che suonano dal vivo dal mezzo di un container rialzato. Questo anno nella formula sono state inserite alcune attrazioni dal mondo del Circo (tipo Martello della Fortuna, gente che tenta di stare appesa il più possibile ad una moto tirata su da una gru, gare di lentezza ecc.). 

Si comincia con il briefing piloti, tutti molto attenti e ligi alle regole. Bandiera rossa. Bandiera verde. E go! con la bandiera a scacchi bianca e nera che si staglia in aria. Casco chiuso. Respiri velocemente. Dai gas a due mani con una moto che dritta non ci vuole proprio andare. Sulla sabbia il detto ‘se sei incerto tieni aperto’ è sacrosanto. Poi trovi il modo di bilanciare il peso sulla gomma posteriore facendo galleggiare l’anteriore. Quasi una impennata costante nella sabbia beige e friabile.

Arrivi. Cadi. Ti rialzi. Ricominci da capo. Quasi più difficile tornare nel paddock che correre. E’ una gara semplice, ma non facile. Mette alla prova l’equilibrio tra te e la tua moto, fisicamente ti sfianca. Ma divertimento tanto. Una dopo l’altra, una XT 400 contro una XL 250; una DR 600 contro una R80. Ne resterà soltanto uno. 

Tutto molto carino e discreto. Ben integrato nello show complessivo e, diciamocelo, tutto abbastanza glamorous e molto ben organizzato. Penserete sia una fiera come tante, ma in realtà qui quello che fà la differenza non è la location, ma sono le persone. Molte più dello scorso anno. Bello vedere tanti giovani appassionati della cultura Custom Bike, Cafè Racer.

Non sfugge la presenza predominante di Deus ex Machina, che venerdì scorso, dopo Biarritz, ha inaugurato la sua prima boutique ad Amsterdam. Ultimamente Filippo (Bassoli) ed il suo team non sbagliano un colpo, perciò c’è da aspettarsi che qui, in Olanda, ne vedremo presto delle belle.

 

Foto e testo di Massimiliano Mazzer