Bimota Tesi H2, tanti cavalli e meno peso

Prime indiscrezioni sui dati di potenza e peso della futura Bimota progettata dall’ingegner Marconi e motorizzata con il quattro cilindri Kawasaki sovralimentato. Arriverà in estate
7 febbraio 2020

Moto fra le più ammirate all’ultima edizione di EICMA, la Bimota Tesi H2 si è già vista in paio di occasioni in pista durante i collaudi. Ora arriva qualche dato tecnico e ne delinea meglio le potenzialità.

Progettata dall’ingegner Pierluigi Marconi, creatore della prima Bimota Tesi del 1983 assieme a Roberto Ugolini – all’epoca entrambi studenti che ne fecero appunto la loro tesi di laurea – la nuova Tesi H2 nasce dopo che Kawasaki, attraverso la sua filiale europea, ha stretto una partnership con la precedente proprietà di Bimota.

Da quell’accordo è nata la Italian Motorcycle Investment S.P.A. (IMI), della quale la marca giapponese possiede il 49,9%, e da quella la nuova Bimota S.p.A. con sede a Rimini. Dove saranno ciostruite le Bimota che useranno motori altre componenti forniti da Kawasaki.

La celebre ciclistica basata sull’avantreno con forcellone oscillante e sterzo nel mozzo, e motore portante anche per il forcellone posteriore, ospita il motore della Kawasaki Ninja H2, ovvero il quattro cilindri in linea da 998 cc sovralimentato grazie a un compressore centrifugo.
Le ultime indiscrezioni confermano la potenza dell’ultima Ninja H2, ovvero di 231 cavalli a 11.000 giri, ma con un peso in ordine di marcia che scende dai 238 kg della Kawasaki H2 ai 214 kg della Tesi H2. Ovvero 24 kg in meno grazie all’uso di materiali leggeri come la fibra di carbonio, le leghe aeronautiche d’alluminio e il telaio ridotto all’osso.

Anche l’interasse di 1.445 mm è lo stesso della Ninja H2 del 2019 e così la larghezza massima di 770 mm, mentre l’altezza massima sarebbe di 1.145 mm invece di 1.125.

Nessuna notizia invece ancora sul prezzo: se la Ninja H2 sfiora i 30.000 euro c’è chi ipotizza una quotazione doppia per la Tesi H2. Ma sono si stratta soltanto di speculazioni.

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