BMW e IED: quattro anni di progetti innovativi

La collaborazione fra BMW Motorrad e IED Milano è stata sottolineata all’ultima EICMA, ricordando alcuni progetti innovativi sviluppati negli ultimi quattro anni dai tesisti dell’Istituto Europeo di Design milanese
22 novembre 2019

Il grande stand BMW all’ultimo Salone di Milano ha ospitato una serie di conferenza tematiche con al centro il mondo della moto e i motociclisti.

Una di queste presentazioni ha illustrato la fattiva collaborazione, durata quattro anni, tra la filiale italiana di BMW Motorrad e l’Istituto Europeo di Design milanese. Un collaborazione che ha focalizzato le tesi di laurea di quattro corsi dello IED Milano dal 2016 al 2019, e che i lettori di Moto.it hanno avuto modo di seguire nel loro svolgimento passo passo fino alle conclusioni.

Nel video che trovate qui sopra uno dei docenti che in questi anni ha seguito i gruppi di tesisti, Cristiano Oliva, che è anche appassionato motociclista, sintetizza la storia di questo percorso che ha visto molti studenti dedicarsi alla moto in maniera ampia e complessa.

Nel 2016 ai tesisti di design del prodotto venne chiesto di personalizzare o di dare una diversa chiave di lettura alla allora novità BMW G310R, mentre agli studenti di interior design e scenografia degli eventi venne affidato il compito di ideare una strategia di comunicazione che culminasse con un evento di presentazione della moto.

Gli specialisti di design del prodotto non si limitarono a ideare versioni e allestimenti ma si spinsero oltre creando nuovi modi di personalizzare la propria moto ridefinendo in alcuni casi anche il rapporto tra il motociclista e la marca motociclistica.

 

Nel 2017 tre nuovi gruppi di tesisti hanno approfondito il concetto di personalizzazione precedente realizzando tre proposte elaborate attorno alla piattaforma della G 310R. In questa occasione agli studenti era stato chiesto uno sforzo ulteriore, poiché si trattava di elaborare dei progetti finalizzati all'entrata in produzione della loro moto partendo da una piattaforma esistente. Senza peraltro poter variare parti strutturali della G 310R, quali la ciclistica e il motore, e dovendo rispettare le norme di omologazione con quello che ne consegue in termini creativi. Di quei tre progetti ne venne alla fine scelto uno concretizzato nella G310T esposta a EICMA 2017 nello stand di Moto.it, e lì commentata dal numero uno del design BMW Motorrad Edgard Heinrich.

 

L’anno scorso, sei gruppi di studenti del corso di product design concluso a luglio 2018 hanno definito un innovativo veicolo urbano nel solco del concetto Last Mile Vehicle. La sfida è stata difficile, perché si è trattato di concepire non soltanto un nuovo motoveicolo, a due o tre ruote, adatto alle specificità delle smart city europee, ma anche di integrarlo in uno scenario futuro rispettoso delle esigenze ambientali, di condivisione e di interconnessione, che apra a nuove offerte di servizi e che rispetti i valori BMW.

I tesisti hanno insomma dovuto ripensare la mobilità urbana del futuro in maniera credibile, risolvendo tanti aspetti molto diversi in maniera organica, fornendo un’interessante analisi sugli scenari che ci attendono, e questo oltre il semplice design dei veicoli o l’approccio esperenziale.

 

Ai tesisti del corso 2018-2019, BMW Motorrad ha infine chiesto di superare il limite fisico della tradizionale concessionaria nella scelta e personalizzazione della propria moto.
Diversamente da come sono soliti elaborare gli studenti di un corso di product design, i tesisti hanno dovuto in questo caso sviluppare un inedito sistema di vendita, e non un prodotto fisico.

Dal loro lavoro sono scaturiti sei progetti che hanno proposto nuovi punti di contatto tra il livello virtuale della configurazione della propria moto con quello analogico rappresentato dalla moto fisica che si può toccare con mano in una concessionaria.

Proposte in alcuni casi tanto centrate da avere molti punti in comune con quanto la stessa BMW Motorrad sta sviluppando al proprio interno.

Un motivo di orgoglio in più per gli ormai non più studenti che si sono affacciati al mondo del lavoro, e che in questi quattro anni hanno trovato occupazione in aziende del settore motociclistico.