BMW M1000RR: sarà così?

Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Un affascinante rendering orientale prefigura la ventilata supersportiva tedesca "serie M". Cosa potrebbe restare, e cosa non ci sarà proprio...
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
4 giugno 2020

Non vi fate ingannare dal logo in alto a destra: non c'è assolutamente nulla di ufficiale in questi rendering provenienti dall'estremo oriente. Ma visto che da quando BMW ha depositato i marchi "M" anche per le moto, nello specifico M1300GS, M1000XR ed M1000RR, l'interesse attorno a questi (potenziali) modelli è frenetico, e che i rendering in oggetto sono tutt'altro che brutti, qualitativamente parlando, abbiamo approfittato per fare qualche ragionamento su come potrebbe essere l'ammiraglia supersportiva di BMW Motorrad.

Iniziamo dall'estetica: non avrebbe molto senso stravolgere lo styling dell'attuale S1000RR (di cui trovate qui la prova) anche se, va detto, nonostante lo scetticismo dichiarato dai tecnici BMW non è così improbabile qualche ritocco in zona cupolino per aggiungere funzionalità aerodinamiche di deportanza divenute ormai de rigueur sulle supersportive. Piuttosto improbabile, invece, l'adozione di un retrotreno così "scarico" per una moto omologata per la circolazione stradale.

E già che ci siamo veniamo alla ciclistica: quasi ovvio un upgrade rispetto alla dotazione di serie. La sostituzione delle pinze Hayes con le Brembo (anche se al colpo d'occhio ci sembrano più le M50 che non le Stylema R, che sarebbero sicuramente la scelta più probabile) è condivisibile per una top di gamma, ma facciamo molta fatica a immaginarci l'arrivo del forcellone monobraccio, che comporterebbe una riprogettazione quasi totale del motore (che nella S1000RR ha funzione strutturale) per ottimizzare la rigidità generale.

Riguardo al motore ci starebbe benissimo la sovralimentazione elettrica oggetto di recente brevetto da parte di BMW, anche se sarebbe tutta da capire l'interazione con il sistema di distribuzione a fasatura variabile Shiftcam, nato sul boxer ed evoluto sul quattro cilindri in linea e che peraltro viene disabilitato nelle applicazioni racing mantenendo la sola fasatura più spinta. La sovralimentazione elettrica potrebbe essere la soluzione perfetta per farne a meno, oppure venire utilizzata per migliorare ulteriormente le prestazioni agli alti regimi, in maniera da "sparare" la supersportiva BMW nell'olimpo delle "oltre 220 cavalli".

Incuriositi? Si, anche noi...

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