Catwalk Motorart 2018: felici contaminazioni

  • di Alfonso Rago
Mondi diversi possono felicemente coesistere: lo dimostra la prima edizione di Catwalk Motorart, che ha riunito il meglio della passione vintage con le collezioni di moda.
  • di Alfonso Rago
10 dicembre 2018

Il pericolo, quando si creano contatti tra mondi culturalmente lontani, è che l’unione avvenga al ribasso, mortificando le rispettive eccellenze per garantire la coesistenza.

Una minaccia che, grazie alla sagacia degli organizzatori (facenti capo alla dinasty dei Di Giovanni, con papà Mauro a presidiare il settore moto e la di lui figlia, Rubina, competente per la moda), è stata sventata in maniera addirittura preventiva: da un lato le moto, in passerella a sfilare gli abiti ed i gioielli della creatice Medora Accessory.

Ma non c'è dubbio che il binomio abbia funzionato, perché i due universi hanno orbite che in qualche modo possono felicemente incrociarsi.

Moto e moda, termini quasi assonanti, hanno incrociato le loro strade in occasione del Catwalk Motorart 2018, svoltosi con la collaborazione di H.O.M.C. presso “Oltre”, location prestigiosa sul laghetto di Tor di Quinto, tra il Tevere, il quartiere Parioli e Ponte Milvio, “capitale“ della movida nella… Capitale.

Un debutto assoluto per promuovere il motorismo attraverso la cultura storica, l’arte e la moda, che ha richiamato molti operatori, piloti ed ex-piloti, giornalisti ed editori legati al mondo delle due ruote e del motorsport.

Alcuni gentleman driver e collezionisti hanno portato le loro creature predilette, mettendole in mostra come pietre preziose: Massimo Riccardi con la Suzuki 750 “Vallelunga“ del 1973; Massimo Pettirossi, con la BSA Rocket 3 del 1069; Francesco Fazzalari, in sella all’Honda 750 Senior del 1070; ed ancora, Johnny Corti, con la BSA Spitfire MK III del 1967; Alberto De Riu, con la Royal Enfield Interceptor MK IV del 1970; Alessio Giorgio con la Triumph 750 Rob North tipo 1971; e la BSA Rocket 3 Rob North tipo 1971.

Tra tante “arzille vecchiette“, è da segnalare la presenza della Motorstar 2000, che ha portato in visione (ed anche per qualche veloce e… “corsaro“ test drive) le Royal Enfield di cui è concessionaria a Roma; in attesa dei nuovi modelli visti all’Eicma, molti giudizi positivi per la Himalayan, che in soli 400 cc racchiude l’essenza migliore dei modelli on-off e permette di divertirsi in ogni contesto.

L'evento Motorart conferma come sia possibile contaminare le due ruote con altre esperienze, a patto che i testimonial siano di primo livello: aspettiamo per una conferma la seconda edizione, che speriamo possa svolgersi nella bella stagione, per godere all'aperto delle tante bellezze offerte da moto e moda.

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