Cromature addio...o forse no

Cromature addio...o forse no
Francesco Paolillo
Non c'è ancora nulla di certo, ma l'Europa vorrebbe mettere al bando le cromature nel mondo dell'automotive, a causa dei processi produttivi impattanti sull'ambiente se non trattati adeguatamente. Si vedranno meno cromature, o semplicemente ci si approvvigionerà altrove?
5 marzo 2024

Che sia arrivata la fine delle cromature sulle automobili e sulle moto prodotte in Europa? Il processo di cromatura dei metalli è finito sotto la lente d’ingrandimento dell’Unione Europea che ha proposto il bando produttivo dal 2024. Questo infatti è altamente tossico, con gravi rischi per la salute in quanto cancerogeno oltre ad essere impattante dal punto di vista ambientale, e necessita di adeguamenti del processo di lavorazione molto costosi, se si vuole evitare un impatto negativo sull'ambiente.

L'utilizzo di cromo esavalente, con i vapori prodotti nella fase di placcatura che possono causare emissioni cinquecento volte più tossiche e dannose dei motori diesel, necessitano di abbattitori di fumi chimici che possono ridurre queste emissioni ma contengono sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (PFAS), altre sostanze che a loro volta sono altamente tossiche.

L’Unione Europea ha così proposto un bando per le cromature, un divieto che riguarderebbe soltanto le auto di futura produzione. Una misura analoga a quanto proposto dallo Stato della California che già da diversi mesi sta lavorando in questa direzione nell’ambito di una serie di manovre di sostenibilità ambientale nel settore automobilistico, comunque l'iter legislativo del nuovo regolamento non è ancora terminato.

Gran parte delle case sta cercando un sostituto, un’alternativa potrebbe essere l’utilizzo del cromo trivalente, molto meno tossico e disponibile come sostituto dall’inizio degli anni 90, anche se finora poco diffuso perché non in grado di rendere lucidi e brillanti gli oggetti quanto il cromo esavalente.
Viene da pensare che ci penseranno altri mercati ed altri fornitori a garantire la produzione, come purtroppo accade sempre più spesso, si sposta la fonte di inquinamento in paesi meno "attenti", anzichè trovare soluzioni alternative (spesso più costose e meno remunerative).
Osservando i maggiori mercati attuali, cinese e americano in primis, pare che gli elementi cromati vadano per la maggiore, che siano metallici o in marteriale plastico (la cui lavorazione è altrettanto inquinante), e non sembra che il trend stia cambiando.
Cosa ne pensate?
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