Honda CBR250RR a quattro cilindri: sogno o realtà?

Honda CBR250RR a quattro cilindri: sogno o realtà?
Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
Mentre Kawasaki ha lanciato la ZX-25R, qualcuno si domanda se Honda saprà resistere alla tentazione di rispondere con una CBR250 a quattro cilindri...
  • Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
29 novembre 2019

La presentazione al recente Tokyo Motor Show della Kawasaki ZX-25R, l'inedita piccola Ninja 250 con un raro - per i tempi perlomeno – motore a quattro cilindri in linea, ha riscosso tanto interesse a livello mondiale.

E' successo perché erano molti anni che un motore così frazionato non equipaggiava una super sportiva 250: quattro cilindri, rispetto alle soluzioni meno frazionate, significano infatti regimi di rotazione elevati (prossimi ai 17.000 giri nel caso della Kawasaki) e una potenza superiore ai 55 cavalli al servizio di una moto agile e compatta.

Da quando dal Giappone sono arrivate le prime indiscrezioni sulla nuova Kawasaki, altre voci, non confermate, hanno ipotizzato che Yamaha stesse sviluppando un tre cilindri 250, e adesso altri indicano una possibile Honda CBR250RR.
L'ipotesi Honda è suggestiva, ma non pare suffragata dalle recenti mosse compiute dalla stessa Honda.
Anche se la “provocazione” Kawasaki potrebbe smuovere le acque a favore del ritorno di una CBR 250/4.

La Kawasaki Z-25R
La Kawasaki Z-25R


Ormai parecchio tempo fa, tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta, le quattro Case giapponesi proponevano tutte delle 250, e delle 400 cc, super sportive con motore a quattro cilindri in linea raffreddato a liquido e ciclistiche con telai in lega d'alluminio.
Il mercato nipponico chiedeva quei modelli ispirati alle moto da gara, mentre la cilindrata 250 era la più diffusa perché richiedeva un tipo di patente meno difficile e costosa da conseguire.
Alla grande domanda rispondeva insomma un'offerta adeguata, e la storica concorrenza fra le quattro marche giapponesi alzava sempre più l'asticella. Qualche esemplare di quelli moto è arrivato in Europa, anche se in numeri ridotti rispetto ad alcune versioni 400, che per un periodo sono state disponibili anche in Italia.

Col passare del tempo quei modelli sono però usciti di scena, assieme al calo della domanda interna.

L'attuale Honda CBR250RR bicilindrica
L'attuale Honda CBR250RR bicilindrica


La stessa Honda conserva per il mercato giapponese un quattro cilindri in linea (due versioni: CB Super Four e Bol D'Or) ma con cubatura 400. E poi propone una CBR250RR, ma spinta da un motore a due cilindri paralleli relativamente potente e con una ciclistica basica: un modello che in Europa non arriva, e si vende invece in Indonesia. In Italia Honda non importa più nemmeno la 300 bicilindrica carenata.

Tuttavia la 250 Kawasaki è nata in funzione dei mercati asiatici, dove le super sportive di cilindrata media e alta sono una rarità e dove una proposta come la Ninja ha riscosso grande interesse. Basterà questo a convincere Honda?

La sua strategia pare andare in una direzione diversa, più pragmatica e meno istintiva mentre Kawasaki ha preso una strada molto vivace in senso sportivo, prendendosi anche qualche rischio però osando.

Da ultimo c'è il fatto che la cilindrata 250 non è appetibile in Europa, dove le attuali norme sulle patenti e sulle potenze non favoriscono la diffusione di modelli simili e dove persino le 600 a quattro cilindri vengono evolute con parsimonia . Infine, anche il mondiale Moto3 si disputa con una 250 monocilindrica e non esistono campionati dove potrebbero correre delle 250/4 se non creando dei trofei dedicati o dei monomarca.
Tuttavia fra i progetti nei cassetti della R&D Honda credete che manchi una piccola quattro cilindri?
In fondo sognare non costa nulla...