Kawasaki ZX-25R: senti come canta a 17.000 giri!

Kawasaki ZX-25R: senti come canta a 17.000 giri!
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Un video ci fa ascoltare il rumore della piccola belva quattro cilindri e la strumentazione svela uno stratosferico regime massimo per la supersportiva 250 di Akashi
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10 gennaio 2020

L'idea che le 250 supersportive giapponesi a quattro cilindri possano tornare sul mercato, con il disvelo al Salone di Tokyo della Kawasaki Ninja ZX-25R, ha esaltato molti di noi. Soprattutto, un po' paradossalmente, chi ha passato gli "anta", ai quali si sono attivate subito le ghiandole salivari al ricordo delle meravigliose quarto di litro "RR" di fine anni 80. All'epoca la spinta nasceva dalle rigidissime norme del codice della strada nipponico, che di fatto rendevano un'impresa erculea conseguire le patenti per le classi superiori, ovvero 400 e 750 - paradossalmente, le cilindrate superiori erano bandite dal mercato interno.

Inevitabile che la piccola Ninja 25R abbia acceso l'immaginazione di tanti appassionati europei, che avranno un brivido lungo la schiena nel vedere la linea rossa del contagiri della belvetta di Akashi svelata dai colleghi della britannica Visordown: 18.000 giri sono un regime ormai sconosciuto anche alle MotoGP dopo l'abbandono della cilindrata 800. E pur pensando a tutte le limitazioni imposte dall'Euro-5, il solo immaginare l'urlo agli alti regimi è roba da pelle d'oca.

 

Il contagiri della Kawasaki Ninja ZX-25R
Il contagiri della Kawasaki Ninja ZX-25R

Difficile fare ipotesi sulla disponibilità sul mercato della Kawasaki Ninja ZX-25R, anche se il livello di finitura del prototipo ci sembra davvero elevato. La mancanza dei catarifrangenti in zona forcella (obbligatori dall'Euro-4 in avanti, e tipicamente presenti anche sui concept giapponesi per i modelli destinati al vecchio continente) ci lascia però temere che si possa trattare di un modello destinato primariamente ai mercati emergenti.

Restiamo in (trepida) attesa di sapere qualcosa di più a riguardo.

Articolo originale del 19 dicembre 2019, aggiornato il 10 gennaio 2020

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