Moto inglesi in bikini

Moto inglesi in bikini
  • di Alfonso Rago
Il XXXIX Meeting Internazionale di Moto Inglesi Classiche, organizzato dall’Heart’s Owners Motorcycle Club, si conferma un appuntamento molto partecipato: e noi c’eravamo!
  • di Alfonso Rago
25 settembre 2020

L’emergenza Coronavirus aveva fatto temere il peggio, ma l’assenza di contagi nell’area e l’evento organizzato completamente in esterno, hanno scosso gli animi dei più pavidi che si sono palesati all'appuntamento insieme ai temerari che già in anticipo avevano confermato la loro presenza.

Meta per tutti S. Marinella, splendida località sul litorale laziale a nord di Roma, luogo di incontri mondani vicino alla Capitale che ebbe momenti di splendore soprattutto a partire dagli anni 50’ ed in quelli della “dolce vita”.

Il numero 39 di questo classico evento di moto storiche inglesi sancisce due cose: il primato delle moto inglesi nel comparto storico stradale e una rinnovata e motivata attenzione di tutto l’ambiente motociclistico per un settore, quello dei veicoli storici in generale, diventato di recente un punto fermo di passione e di business.

Prima la passione, che ha permesso di sopravvivere in periodi bui dove sembrava che il passato non dovesse più esistere; e poi la riscoperta di un settore che ha attirato interesse e investimenti in un “bene”, come la moto storica, divenuta ormai rifugio per molti.

Più di cento presenze nei tre giorni all’evento hanno certificato la ripresa di un momento di incontro e condivisione che aveva subito una flessione significativa dopo il 2010 fino a tre anni orsono, poi per fortuna recuperata, grazie a impegno, dedizione e inclusione.

Norton, Triumph e BSA i tre marchi più rappresentati, ma non sono mancate altre splendide rappresentanti come AJS, Vincent ed Ariel a testimonianza che il ventaglio dei marchi inglesi è stato fino all’inizio degli anni ’70 il più importante al mondo nel segmento delle cilindrate oltre i 500 cc.

Non sono mancati, come in ogni evento che si rispetti, i riconoscimenti per moto e piloti, che meritano tutti una menzione:  Long Distance a Jurgen Mantele, arrivato fin da Stoccarda su una Bonneville T140; Oldest a Lele, giunto da Legnano su Norton Dominator del 1951; Best Stock a Luca Camilotto, che ha viaggiato da Alessandria su una  AJS Hurricane; Best Special alla Triumph Trident T150 di Marco Peruzzi di Marostica, e Best Bunch al gruppo degli amici di Formia e dintorni capitanati da Mario e Piero Di Nucci, cui si sono affiancati quelli della East Branch provenienti da tutta la costa adriatica, guidati da Giuseppe Briganti in sella a una Vincent “Black Shadow”.

Il sole che ha accompagnato l’evento e la collaborazione consolidata con le autorità locali hanno creato un clima disteso e pieno di speranze per il futuro, che vedrà sicuramente ancora questi capolavori di meccanica ed estetica solcare le strade dello Stivale.