Rickman Metisse-Suzuki 500 Titan: una 2T da gara, al prezzo di uno scooter

Umberto Mongiardini
Chi l'ha detto che le moto all'asta debbano sempre essere costosissime? Un fortunato acquirente si è portato a casa questo gioiello per una cifra irrisoria
20 novembre 2019

Non fosse per i problemi legati all’omologazione e all’inquinamento ambientale che oggi più che mai vedono coinvolti i motori a 2 tempi, questa Rickman Metisse-Suzuki 500 Titan sarebbe perfetta per divertirsi tra le curve nei fine settimana, quantomeno per il nuovo proprietario, che se l’è aggiudicata all’asta pochi giorni fa al prezzo di uno scooter di piccola cilindrata.

Questa è una delle prime moto da corsa, non da fuoristrada, costruite dai fratelli Rickman con motore giapponese, riuscendo così ad abbinare telaio e sospensioni efficienti di manifattura inglese all’affidabilità e alla potenza dei motori nipponici.

Derek e Don Rickman hanno le loro origini come piloti di motocross di livello mondiale, e nel 1960 decidono di iniziare a produrre telai per moto, divenuti poi rinomati per un elevato grado di rigidità e un peso ridotto, abbinati poi a sospensioni di alta qualità e motori dei migliori produttori inglesi.

All’inizio, però, i produttori inglesi di motori non vedevano troppo di buon occhio la vendita dei motori a piccoli produttori indipendenti come i fratelli Rickman, e così la gran parte del business consisteva nella vendita di kit sui quali poi i singoli proprietari trapiantavano i motori delle proprie moto.

Durante gli anni ’60 non era affatto raro trovare piloti che corressero con telai Rickman abbinati a propulsori britannici come Royal Enfield, Triumph e BSA. Nel decennio successivo, però, con la crisi del settore motociclistico britannico, i due fratelli decisero di spostare le proprie attenzioni verso i produttori giapponesi e aprendosi anche alle moto da gara ma, questa volta, destinate alle piste asfaltate.

Con le loro bellissime carene in fibra di vetro e i propri telai altamente performanti, le moto sfornate dai Rickman erano belle oltre che competitive, e ancora, oggi, non c’è solo la possibilità di acquistare mezzi d’epoca, ma è ancora possibile acquistare telai nuovi realizzati da loro.

 

 

La moto che vi presentiamo oggi è una Rickman Metisse-Suzuki 500 Titan del 1970, dove “metisse”, parola francese, significa meticcio, andando a sottolineare la provenienza diversa della componentistica.

Il motore, infatti, è un Suzuki bicilindrico parallelo da mezzo litro, raffreddato ad aria e ovviamente a 2 tempi. Le caratteristiche tecniche non erano affatto male, considerato che questo motore, abbinato ad un cambio cinque marce, è capace di produrre una potenza di ben 47 cv a 7.000 giri.

Come ben sanno i conoscitori delle moto giapponesi di quegli anni, i motori erano formidabili sia a livello di prestazioni che di affidabilità, anche se purtroppo telai, freni  e sospensioni non sempre erano all’altezza delle performance disponibili, e così delle modifiche radicali alla ciclistica erano fondamentali per ottenere dei buoni risultati tra i cordoli.

Questo esemplare, che necessita di un lieve restauro, era stato messo all’incanto da Bonhams senza prezzo di riserva con un prezzo stimato tra i 6.000 e i 10.000 dollari americani, ma il nuovo fortunatissimo proprietario è riuscito a portarselo a casa con una spesa davvero accessibile: parliamo di 3.220 dollari americani, circa 2.932 euro.

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