Che aria tira nella famiglia Rossi? Ce lo racconta babbo Graziano

Che aria tira nella famiglia Rossi? Ce lo racconta babbo Graziano
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
Il papà di Vale a tutto tondo con il nostro Nico Cereghini: dal profumo di podio del GP di San Marino alle voci sul ritiro, dalla Yamaha che sembra aver finalmente cambiato passo, a Márquez. Mentre il Dottore è tra le vie di Tavullia con la sua M1
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
10 settembre 2019

“Per Misano? Siamo pronti, con quella tensione sulla pelle che quasi non l’avverti ma c’è. Adesso siamo un po’ preoccupati, perché Vale sta preparandosi ad andare da Tavullia alla VR46 con la M1, e sulla stradina che viene su dal ranch non lo vedo bene, con la slick davanti e la 'breccia' per terra….”

Graziano Rossi, il babbo di Valentino, ama parlare per immagini, ed è sempre interessante e divertente da sentire. E questa è una vigilia importante. “Porca paletta se è importante. Guarda, non dovrei dirlo, ma lo dico: questa volta la gara me la vedo da casa, in tranquillità davanti alla tivù. Venerdì passerò nel box a salutare Vale, quei 35 secondi e non di più, perché al trentesimo secondo c’è già qualcuno che ti guarda di traverso… Ma domenica resterò a casa: guarda, nei box non ci sto tanto bene, la gente, l’aria condizionata a palla nelle ospitality, dopotutto abbiamo una certa età…”.

Rossi senior ammette che all’estero, a seguire Valentino, non ci va più. Da casa le cose si vedono anche meglio, e la comunicazione tra padre e figlio passa di solito attraverso il cellulare: un sms ogni 30 o 40 ore, non di più. Ma recentemente… è qui che Graziano comincia ad accennare al “progetto telefonico”. Lì per lì ci capisco poco, poi la cosa un po’ si chiarisce.

“Ti spiego: abbiamo cominciato a telefonarci, con Valentino, dopo il periodo di crisi (Mugello, Barcellona ed Assen), fissando degli obiettivi: il sesto posto tre gare fa, poi il quarto, poi ancora il quarto… Finora ha funzionato! E così qui a Misano, adesso che lui sta molto bene e guida da Dio, se la moto funziona non dico bene, ma almeno benino, qualcosa di buono si può fare”.

Cambio di passo

Il progetto telefonico prevede il podio, insomma, che appare vicino. Il babbo afferma di avvertire “sensazioni più favorevoleggianti”. Graziano è convinto che Yamaha sia sulla strada buona, e i recenti test lo hanno confermato.

“Per quest’anno ci aspettiamo piccoli aggiustamenti, comunque poca roba. Invece per il 2020 anche Valentino è ottimista: alla Yamaha hanno cambiato passo”.

Il periodo estivo, dopo i tre zeri, è stato difficile e sono circolate voci di ritiro. C’era qualcosa di lontanamente vero? Rossi senior lo esclude.

Valentino al ritiro non ci ha mai pensato, nemmeno lontanamente. Poi magari quando si fermerà lo farà da un giorno all’altro. Non so proprio quando succederà, ma immagino che lì deciderà in cinque minuti, non ci vorranno mesi, perché magari sentirà insopportabile partire dietro e non poter lottare per stare lì davanti…”.

E Marquez? Ha letto Graziano cosa ha detto ieri Agostini sul campione spagnolo? Imbattibile, lo definisce Ago, e forse non ha tutti i torti…

“Agostini non rientra tra i miei preferiti e lo leggo poco, ma questo è marginale. Ammetto che Márquez è molto bravo, che ha cambiato il modo di guidare la moto da corsa. Ma se Vale guidasse una moto ancora competitiva, allora sono sicuro che lo potrebbe battere. Perché è pur sempre velocissimo, lo hai visto nelle qualifiche di Silverstone? Fantastico”.