Glemseck101 2019. Il tempio dello sprint europeo

Il racconto in prima persona del Glemseck101 più grande raduno europeo di motociclette custom e di appassionati della cultura Cafè Racer
5 settembre 2019

Glemseck101 oggi è il più grande evento gratuito all'aperto di motociclette cross-brand e cross-type in Europa. Ultimo weekend di Agosto, 5 chilometri quadrati tappezzati da motociclette, stands e tende da campeggio. Dal 2005 una crescita costante di espositori, gare, terreno occupato, concerti, birra venduta a fiumi e naturalmente presenze. 

Arrivo il giovedì perché voglio godermi l'attesa prima della festa. Dove domani sarà un parcheggio oggi pascolano paciose e prospere mucche. E poi, detto tra noi, mi piace vedere la preparazione degli stand, scoprire cose e parlare con le persone prima dell'invasione del pubblico.

Ufficialmente l'evento comincia venerdì sera alle 19.00, tuttavia ininterrottamente dalla prima mattina (complice il sole, perfino troppo caldo per questa stagione e questa latitudine) un fiume di persone e motociclette comincia lentamente ad approcciare il crocevia dove si trova il palco centrale. Nella filosofia dell'evento, le moto ed i drivers possono accedere fino al cuore pulsante della fiera: la pista.

La pista funzionava come circuito di prova per la Bosch, col nome di Solitude Circuit ma…non è più una pista. Lunedì tornerà ad essere la statale L1187 che collega Leonberg a Stoccarda. Al centro l'Hotel Glemseck; in passato accessibile, oggi impossibile trovare una singola, a meno di prenotarla con anni di anticipo (un anno prenotai l'Hotel alla fine dell'evento per l'anno successivo; poi non sono riuscito ad andare e ho ceduto la prenotazione in 1 sola ora). Ultimamente Glemseck101 rappresenta una tappa fondamentale per tutti i preparatori europei ed internazionali. Un evento che registra in 3 giorni oltre 70.000 presenze e vede partecipare tutti gli operatori della stampa. Qui nessuno vuole mancare.

Glemseck101 è senza dubbio anche il più grande raduno europeo di motociclette custom e di appassionati della cultura Cafè Racer in Europa. Ma non aspettatevi lo stile glamourous di “The Reunion” a Monza, nè il fascino delle vintage classic di “Café Racer Festival” a Linas (Parigi), nemmeno di poter paragonare la fantastica pista parabolica di SPA in Belgio, che ospita “Biker's Classic”. Siamo molto lontani (non solo geograficamente) dallo scenario suggestivo di “Wheels and Waves” a Biarritz o dalle colorate T-Shirt del “Dandy Riders” a Saint Raphael in Costa Azzurra. Qui è tutto più randagio. Anarchia motociclistica pura. Più vero di quello che pensi.
 

Ti svegli con “The Bigtown Bandits” che urlano rock and roll dagli immensi speakers del palco centrale. Sei nel mezzo della foresta mentre pneumatici urlano fino a esplodere. Burn out alzano polvere di gomma al cielo e in pista, da sabato mattina a domenica pomeriggio. Le ‘Sprint Races' sono le regine della festa: 1/8 di Miglio: 208 metri di accelerazione e oltre 400 per frenare. Il paradiso dello smanettone. Quello che ha preparato la moto dall'anno precedente, che chiude la visiera solo per dimostrare che può superare quella linea bianca per primo. E via così. Uno contro uno. 101. Eliminazione diretta.

Tante, tante, ma tante gare d’accelerazione hanno riempito un programma a dir poco fitto. Iniziando dal sabato con il pazzo clan dei “Sultans of Sprint” (di cui ingloriosamente faccio parte) che raccoglie I migliori customizers europei con presenze di piloti MotoGP e Superbike, al trofeo BMW Motorrad, a quello più ruspante del magazine tedesco MO Motorrad. La Starrwars dove compete l'eccellenza della preparazione motociclistica senza restrizioni. E ancora gli ‘spari' della Domenica iniziano con AMSC Wild Bunch tra ‘vecchie signore’ vintage, Tuxedo Showrun e Sprint International, il cuore della giornata. Ancora: le corse delle ragazze di Petrolettes per Royal Enfield e altri per terminare la giornata.

Questo è Glemseck e quest'anno l'evento è stato più grande e più importante che mai. Un evento per tutti quindi? Famiglie con i bimbi, curiosi o semplicemente appassionati, ma non vorrei che pensiate che basti indossare un casco per correre in pista; la selezione è dura, le moto ed i piloti vengono valutati personalmente dall'organizzatore Steven Flier ed il suo team. Security first, quindi no shorts, giacca e caschi devono essere omologati, stivaletti e guanti… e un minimo di manico pregresso ci vuole. Il livello delle competizioni è sempre più alto e sempre meno artigianale.

Ma Glemseck101 rappresenta anche il punto d’incontro per l'eccellenza dei designer, ingegneri e sviluppatori di moto internazionali; da FCR a Krugger, da South Garage a Krautmotors e Indian, Walzwerk, Triumph ed Harley, BMW e Honda, Royal Enfield e ovviamente Louis, Yamaha, Kawasaki, KTM, Moto Guzzi e tanti altri. Simpatica l'idea della TUV di distribuire il kit sicurezza a tutti i riders, comprese caramelle gommose e profilattico (del secondo ho un’idea, ma le caramelle non riesco a comprendere come si abbinino al tema sicurezza…).

Unica pecca la connettività, completamente assente in buona parte della location. Questo limite non ci ha permesso a noi ormai malati di socializzazione di avere una trasmissione ‘in tempo reale’ audio/video degli eventi in pista, così come è accaduto lo scorso anno (bellissimi e utili anche i mega schermi che permettevano di seguire le gare fuori il paddock, non pervenuti quest’anno). 

Un evento perfetto? In generale sì, nel suo stile, ed è un evento che se non ci fosse bisognerebbe inventare.

Foto e testo di Massimiliano Mazzer