Lorenzo Savadori: “Spero che Aprilia torni in Superbike”

Carlo Baldi
Lorenzo vive solo, in una casa che non ha ancora finito di arredare, ma si allena con impegno e guarda con fiducia ad un futuro fatto di MotoGP ma anche di CIV Superbike
30 marzo 2020

Si chiude una porta e si pare un portone. Un modo di dire che calza a pennello a Lorenzo Savadori che a fine dicembre 2019 era praticamente disoccupato e che invece ora (prima dell’arrivo del coronavirus naturalmente) è impegnato nel doppio ruolo di tester MotoGP per Aprilia e di pilota del team Nuova M2 Racing nel Campionato Italiano Superbike. Lorenzo è un ragazzo solare e sempre sorridente, ma come tutti i piloti è anche molto determinato. Ora il suo obiettivo è quello di allenarsi e di farsi trovare pronto alla ripresa del campionato, per riprendere i test con la nuova GP della casa di Noale e per fare l’assalto al titolo italiano nel CIV, dove lo scorso anno ha chiuso al secondo posto. 

A 27 anni (li compirà il 4 aprile) il cesenate è una delle maggiori speranze italiane nel motociclismo. Campione italiano ed europeo 125 nel 2008, campione Superstock 1000 FIM Cup nel 2015 e successivamente per tre anni pilota Aprilia nel mondiale Superbike, ora Lorenzo sta lavorando per compiere un ulteriore salto di qualità che gli consenta di mettere in luce le sue qualità e di sfruttare il suo indubbio talento.  In questa video intervista ci spiega come sta vivendo questo periodo di isolamento, ci parla dei test svolti a Sepang con la MotoGP, del CIV e delle differenze tra Pirelli e Michelin.