SBK. Johnny Rea: “Il potenziale della Honda è enorme”

Carlo Baldi
Pur essendo conscio del grande potenziale della Casa giapponese, Johnny non è preoccupato, ed è curioso di vedere come si comporterà in gara la nuova Fireblade
27 gennaio 2020

Mentre Ducati, Honda e Yamaha sono impegnati nei test di Portimao, il team ufficiale Kawasaki ha deciso di spostarsi da Jerez a Barcellona, per due giorni di test sul circuito sul quale a settembre si disputerà l’undicesimo round del mondiale Superbike 2020 (guarda il calendario). Sarà il terzultimo round della stagione e potrebbe anche essere decisivo per l’assegnazione del titolo. Meglio arrivarci già preparati e per questo Rea e Lowes lo hanno preferito alla pista portoghese, che al contrario non ha segreti per nessuno dei due.

Nei precedenti test di Jerez, Rea ha dato un’ennesima prova di forza, non tanto per aver concluso in testa la due giorni andalusa, ma per aver messo tutti in riga in soli pochi giri. Per fortuna dei suoi avversari si trattava solo di test, ma è chiaro a tutti come Johnny sarà anche quest’anno l’uomo da battere.

Nelle interviste rilasciate a Jerez Johnny è apparso come sempre molto sicuro di sé e del potenziale della sua Ninja. Il primo giorno, sotto la pioggia, non è sceso in pista. “Non ho niente da provare sul bagnato e so di essere già molto veloce”. Il giorno successivo ha percorso pochi giri. “La pista era solo in parte asciutta – ha dichiarato – ed era molto rischioso cercare di spingere forte. Alcune curve non sono mai state asciutte e quindi ho preferito non rischiare”. 


Il cinque volte campione del mondo non è sembrato preoccupato nemmeno dell’arrivo in grande stile della Honda. “Honda è il più grande produttore di moto al mondo ed ha un potenziale enorme. Però la moto è nuova e sono curioso come tuti di vederla in gara. Penso che potrebbero vincere già a Phillip Island, ma se non lo faranno sono certo che si piazzeranno nei primi cinque”. 

Lo scorso anno Bautista vinse subito con la V4 Panigale all’esordio in Superbike.
“Sì è vero, e nessuno se lo aspettava. Lui ha dominato la prima parte di stagione e noi l’ultima. Quest’anno però ci sono molti piloti e molte moto veloci. Sarà più difficile vincere. Da parte nostra siamo pronti ad accettare qualsiasi sfida. La nostra moto è competitiva e a Barcellona proveremo qualcosa di nuovo prima di partire per il primo round della stagione”.